Cenni introduttivi
L’iscrizione di Shabaka o Pietra di Shabaka riveste grande importanza soprattutto nell’ambito della storia del pensiero filosofico. In detto reperto vengono infatti esposti i principi della cosmogonia menfita incentrata sul concetto del nous e logos, principi che, come acutamente osservò il Breasted, rappresentano uno dei pilastri, delle fondamenta su cui poggia la speculazione filosofica dei grandi pensatori greci. Questo reperto consiste in una stele di granito nero di forma rettangolare, leggermente smussata agli spigoli, di mt. 1,37 x 0,92, ove sono riportate delle iscrizioni in corsivo geroglifico molto rovinate, in un’area ristretta al centro del reperto di cm. 132 x 69. La stele, realizzata intorno al 710 a.C. per ordine del II sovrano della XXV Dinastia, il Faraone Shabaka 716-695 a.C. ca., contiene la copia di un testo antico, il cui incipit risale a periodi di molto anteriori (2780 – 2260 a.C.).